Report 3° Meet Up Europeo TZM

Se vi fosse sfuggito, quest’anno si è tenuto il terzo Meet Up Europeo (MEU) del Movimento Zeitgeist, in cui gli attivisti dei vari capitoli europei di TZM si sono incontrati per aggiornarsi, coordinarsi e ragionare sui prossimi sviluppi. L’edizione 2019(1) del MEU si è svolta dall’1 all’8 luglio a Enköping, a pochi chilometri da Stoccolma.

Come sempre, è stata un’ottima occasione per incontrarsi di persona con alcuni dei tanti attivisti sparsi nel nostro continente che normalmente si ha solo l’occasione di conoscere virtualmente, magari nei canali Discord(2). Perché è pur vero che il nostro movimento è nato su internet, ma è indubbio che ha sempre voluto svilupparsi anche e soprattutto nei rapporti umani diretti, gli incontri e le presentazioni di persona, senza limitarsi al freddo mezzo del dispositivo tecnologico di turno.

Il mio arrivo è coinciso con gli ultimi preparativi da parte dei principali organizzatori dell’evento: Lawrence, Emil, Paulina e Clifford: stupendi e infaticabili coordinatori di altrettanti capitoli nazionali, tra i quali, naturalmente, non potevano mancare i membri del coordinamento svedese locale (nella fattispecie i primi due – anche se L. è originario degli USA; gli ultimi due appartengono invece rispettivamente al capitolo polacco e a quello ucraino).

Siamo così andati a fare la spesa per avere le scorte di cibo necessarie a preparare i pasti iniziali, prima di poter verificare di persona l’indomani, all’arrivo della maggior parte dei partecipanti, eventuali specifiche preferenze. Una cosa è certa: durante l’intera settimana il menu è stato eccellente, creativo e vegano e tutti si sono cimentati nella cucina almeno una volta, onde evitare che fossero sempre le stesse persone ad occuparsi del medesimo compito e la cosa potesse diventare troppo ripetitiva. Dopo ogni pasto tutti contribuivano a rassettare il luogo dove mangiavamo, ubicato proprio accanto alla scuola: nella fattispecie un club di rugby, che non a caso si trovava davanti a dei campi sportivi. Il luogo è stato affittato(3) – così come la scuola – per poter usufruire di una cucina professionale.

Paulina, Nellie ed io siamo state ospitate a casa di Lawrence, mentre gli altri partecipanti hanno alloggiato nell’aula di una bella e moderna scuola media locale, dove peraltro si sono svolte le riunioni dei primi giorni e l’incontro con la giornalista di una testata svedese che ci ha intervistati per saperne di più su TZM.

Ed ecco che lunedì 1° luglio è arrivata la maggioranza delle persone: il gruppo più nutrito, com’era prevedibile, veniva dalla Svezia, diversi dal Nord Europa (Norvegia(4), Finlandia, Germania), solo la sottoscritta e un giovanissimo ragazzo – arrivato qualche giorno più tardi – dal Sud Europa (Italia e Portogallo), Clifford dall’Ucraina e … rullo di tamburi: è venuto persino a conoscerci un ragazzo dagli USA!

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I primi due giorni, come ho scritto sopra, abbiamo fatto delle riunioni nella scuola di Enköping, interrogandoci su come immaginiamo di implementare un Modello economico basato sulle risorse e sulle leggi naturali (RBE/NL); in particolare, sebbene sia stato una specie di brainstorming, ci siamo voluti soffermare sugli aspetti pratici della vita in una RBE e ognuno ha detto la sua, talvolta contraddicendo parzialmente ciò che dicevano gli altri, seppur con un generale consenso sulla maggior parte degli scenari ipotizzati. Questo però è stato solo il primo tentativo di cominciare ad orientarci su un possibile terreno comune per la ricerca e l’approfondimento ed infine sull’implementazione di quanto immaginato. Per questa ragione sarebbe prematuro riportare quanto detto, in quanto si tratta ancora di un lavoro in divenire.(5) Sempre nei primi giorni abbiamo anche avuto modo di fare delle passeggiate esplorative dei dintorni di Enköping, per vedere la campagna e il bel lago locale in cui qualcuno di noi ha anche fatto il bagno.

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Mercoledì mattina, come anticipato sopra, siamo stati intervistati dalla giornalista del quotidiano regionale “Upsala Nya Tidninge”(6). Dimenticavo di dire che, sia in questa occasione, che durante l’intero corso del meet up, ovviamente la nostra lingua comune è stata l’inglese. Nel pomeriggio siamo stati raggiunti da altri partecipanti e in particolare da un diciassettenne portoghese che desiderava fortemente incontrarci, in quanto è sua intenzione portare avanti le istanze e la filosofia di tutti i movimenti e le organizzazioni che a suo parere lavorano per creare un mondo migliore. Ha fatto per noi una presentazione in cui ha delineato brevemente il suo progetto. Non posso esimermi dal dire che ha lasciato tutti noi a bocca aperta per il suo modo saggio e pacato di parlare (frutto anche di una pratica meditativa quotidiana) e naturalmente per lo stupendo progetto al quale ci ha invitati a prendere parte e contribuire attivamente(7).

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Nei giorni successivi, e particolarmente nel weekend, quando siamo stati raggiunti da altri attivisti svedesi, ci siamo ulteriormente addentrati nella cultura locale esplorando luoghi di interesse storico, culturale e naturale, tra cui l’antica cittadina di Sigtuna con le sue tipiche casette di legno ultracentenarie; il museo all’aria aperta di Vallby dove abbiamo potuto vedere dal vivo la vita che si conduceva nei secoli passati in Svezia; le vestigia dell’antica cultura vichinga con i suoi monoliti disposti a forma di nave(8), i labirinti, le incisioni rupestri. Grazie poi all’arrivo di un nuovo attivista svedese, appassionato di danze sciamaniche, abbiamo praticato il “free flow” proprio in uno di questi luoghi suggestivi, ovvero il tumulo di Anund(9). Cos’è il free flow? Una danza liberatoria che si fa preferibilmente all’aria aperta e a piedi nudi con movimenti liberi e istintivi, senza pensare al giudizio altrui.

A termine dell’incontro europeo, a casa di Lawrence, ci siamo regalati un momento dedicato all’arte e in molti hanno letto poesie, suonato strumenti musicali, cantato canzoni ispirate alla libertà, alla pace e all’unione fra i popoli. Lawrence in particolare, ma con il consenso e l’entusiasmo di tutti noi, ha proposto di far tornare l’arte nel Movimento Zeitgeist dalla porta principale, in quanto l’arte è un potente mezzo di comunicazione e tanti di noi attivisti si dilettano per passione o per professione in varie arti, lui compreso. Non bisogna certamente dimenticare poi che il nostro è un movimento nato ed ispirato dal prodotto artistico del musicista e regista Peter Joseph. È quindi nostro desiderio e intento tornare ad adoperare ogni possibile mezzo artistico per comunicare, ispirare e farci ispirare, collaborare, costruire ponti comunicativi(10).

Pur avendo purtroppo partecipato da sola (in quanto nessun altro coordinatore italiano è riuscito a partecipare) l’esperienza è stata senz’altro molto positiva sotto vari punti di vista e ci ha permesso di aggiornarci su quanto succede nel resto d’Europa (e non solo), coordinare le azioni future in maniera più efficace, rinsaldare i rapporti.

Dulcis in fundo: sono diversi i coordinatori internazionali che da tempo ci invitano ad organizzare il meet up europeo 2021 proprio qui in Italia e noi stessi accarezzavamo da tempo l’idea: stiamo dunque valutando seriamente questa possibilità! Vi aggiorneremo al più presto anche su questo.

Un caro saluto,

Veronica

(1) Il primo meet up europeo, al quale abbiamo partecipato anche Davide ed io, come da nostro report https://www.zeitgeistitalia.org/node/5139 si è tenuto a Rotterdam nel 2015.

(2) Un sistema di chiamata online che permette il collegamento voce anche di un numero elevato di utenti contemporaneamente (diversamente da Skype), che abbiamo sostituito al precedente Teamspeak nelle chiamate di gruppo a cadenza settimanale e mensile, sia nazionali che internazionali. Per saperne di più visitate la sezione podcast e discord

(3) L’affitto dei locali è stata una voce importante di spesa, oltre a quella delle vivande e delle bevande ovviamente, ed ecco perché gli organizzatori hanno dovuto far pagare il costo del biglietto di circa € 300 per l’intero soggiorno a tutti i partecipanti.

(4) In particolare, dalla Norvegia hanno partecipato due attivisti del Venus Project che ci hanno aggiornati sull’ultimo loro progetto, ovvero la costruzione del Center for Resource Management (centro per l’amministrazione delle risorse): https://www.thevenusproject.com/center-for-resource-management/

(5) Posso solo anticiparvi che per esplorare insieme l’argomento si è deciso di cominciare una serie di apposite riunioni Discord ed eventualmente redigere un documento condiviso di cui sarà mia premura informare il resto dei coordinatori nazionali, appena pronto.

(6) Questo è l’articolo (che potrete sempre decifrare, se lo vorrete, con l’aiuto di un buon traduttore automatico; puntualizzo che è stato riportato erroneamente che sono attiva dal 2009, mentre lo sono dal 2011): https://www.unt.se/nyheter/enkoping/delningsekonomi-vagen-till-hallbar-framtid-5355392.aspx

(7) Anche per questo, appena possibile, sarà nostra premura inserire il link al progetto (ancora in fase di scrittura).

(8) Questi luoghi con menhir disposti a forma di navi erano luoghi di sepoltura e simboleggiavano il viaggio in barca verso l’aldilà.

(9) Il tumulo più grande della Svezia con un doppio circolo megalitico che rappresenta una doppia nave.

(10) A tempo debito, ma vi assicuriamo molto presto, vi informeremo dei nuovi entusiasmanti progetti del GDL musica e arte!

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